È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n. 213 dell’11/09/2019) laDirettiva della Funzione Pubblica n. 1 del 24 giugno 2019, recante
chiarimenti e linee guida in materia di collocamento obbligatorio delle categorie protette.
L’ambito di interesse è il settore pubblico. Nel contesto della direttiva è stato seguito, infatti, il criterio di richiamare gli orientamenti interpretativi elaborati per il settore privato
laddove compatibili con il settore pubblico, in assenza di una diversa e specifica disciplina per le pubbliche amministrazioni. La direttiva, tuttavia, fornisce indicazioni
solo per quanto riguarda il datore di lavoro pubblico e, conseguentemente, le amministrazioni pubbliche applicheranno la disciplina normativa in materia tenendo conto delle linee di indirizzo contenute nella direttiva stessa.
La direttiva in 9 paragrafi, suddivisi in tre sezioni oltre le disposizioni generali, tratta i seguenti argomenti:
Disposizioni generali
- Ruolo del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni;
- Misure di sostegno alle categorie protette;
- Responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità;
Sezione prima: legge 12 marzo 1999, n. 68. Norme per il diritto al lavoro dei disabili e delle categorie protette di cui all’art. 18, comma 2
- Le categorie protette dell’art. 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68;
- Le categorie protette dell’art. 18, comma 2 della legge 12 marzo 1999, n. 68;
Sezione seconda: legge 23 novembre 1998, n. 407. Nuove norme in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata
- Le categorie protette dell’art. 1, comma 2, della legge 23 novembre 1998, n. 407;
Sezione terza: le categorie protette equiparate alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata dell’art. 1, comma 2 della legge 23 novembre
1998, N. 407
- Le vittime del dovere;
- I caduti sul lavoro;
- I testimoni di giustizia.
Come potete constatare, la
direttiva n. 1/2019 non riserva una sezione specifica alle persone con difficoltà visiva e alle relative categorie professionali (centralinisti, masso e fisioterapisti non vedenti), ma ne tratta le disposizioni d’interesse nell’alveo normativo
più generale della Legge n. 68/1999 (vi consiglio di focalizzare l’attenzione sulla Sezione prima, par. 4., oltre, ovviamente, alle
Disposizioni generali).
La sua utilità (a tratti, il testo potrebbe apparire piuttosto didattico) sta nel fatto, però, di aver raccolto,
in un unico testo, più disposizioni e interpretazioni relative al collocamento mirato delle persone con disabilità. Al riguardo dunque, in caso di dubbi e perplessità circa le procedure della Legge n. 68/1999, si rileverà probabilmente più agevole
consultare la direttiva n. 1/2019, che cimentarsi in una ricostruzione storico normativa della materia.
Si allega il link alla circolare.
http://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/dipartimento/25-06-2019/direttiva-concernente-“chiarimenti-e-linee-guida-materia-di